- Report autotrapianto a Vancouver (Canada).
- Il trapianto è stato effettuato dal Dr. Hasson
il 15 marzo 2004 alle 8.30 del mattino ora locale canadese.
- Da gennaio 2004 cercavo qualcuno per affrontare l'avventura
canadese insieme. Ho scelto il Dr. Victor Hasson perché è tra i
migliori chirurghi per il trapianto di capelli strip, se non il migliore in assoluto.
- Mi ha risposto un certo Sambora, un ragazzo
del centro italia (io sono del sud) e così in breve tempo organizziamo viaggio e giorni
dell'intervento. Dopo alcune email a Christina (la segretaria della
reception del Dr. Hasson), riusciamo a trovare due posti liberi per i giorni 15 e 16 marzo
2004. Non è stato facile convincere Christina e il Dr. Hasson perché c'erano già i
posti prenotati fino ad aprile! Ma sono riuscito a convincerli (bhe anche io sono un pò
famoso su internet).
- Intanto da un mio amico che ha un'agenzia di viaggio
organizzo il volo con 20 giorni di anticipo: riesco a trovare la tariffa di 570 euro
andata e ritorno Roma/Londra/Londra/Vancouver con la British Airways. Il volo di andata
parte il 12 marzo 2004, il ritorno sarà per il 17 con arrivo 18 in Italia. Bene.
- Io e Sambora ci vedremo all'aeroporto di Fiumicino a Roma il
12 mattina (il volo è alle 11.40). Intanto c'è l'ultimo scambio di email tra la clinica
canadese Hasson & Wong per le ultime conferme e accorgimenti (spediscono una email con
istruzioni accurate). Per chi volesse riferimenti diretti, il sito del Dr. Hasson è http://www.hassonandwong.com e l'email di
Christina è info@hassonandwong.com.
Dimenticavo, in clinica chiedono un anticipo di 500 dollari canadesi, io ne ho inviato
5.000 con un bonifico. Si possono portare al massimo 6.200 dollari canadesi in contanti
senza dichiararli alla dogana, quindi consiglio la carta di credito o l'imboscamento in
parti nascoste (io e Sambora siamo finiti all'ufficio immigrazione dell'aeroporto, poi vi
racconto). Io ho portato 6.600 euro + varie sterline e dollari canadesi.
- Dieci giorni prima della partenza in Canada conosco pure una
tipa e mi ci metto insieme e non le dico niente del mio intervento (-.-), la sera prima
della partenza la vado pure a trovare invece di dormire. Insomma alle 4.30 del mattino del
12 marzo 2004 inizia la mia avventura, prendo il primo aereo e arrivo dal sud della mia
città a Roma. Arrivato all'aeroporto finalmente telefono Sambora e per circa mezz'ora non
ci troviamo. Io sono agli arrivi mentre lui è sopra alle partenze (in pratica ci divide
un piano, saranno 100 metri) ma ambedue crediamo che siamo chissà quanto lontani.
Finalmente trovo il posto. Gli passo davanti ma lui non mi riconosce (avevo il toppik).
Poi ci riconosciamo e ci sono i saluti di rito. Capisco subito che è un ragazzo simpatico
e fuma una sigaretta (bene bene dico io che avevo deciso di smettere ma l'idea di fumare
in albergo mi allettava).
- Insomma iniziamo il check in e il primo volo per Londra
inizia. Wow! Sull'aereo ci portano anche un bel paninozzo caldo. Arrivati all'aeroporto di
Londra dobbiamo attendere fino alle 16.30 per l'imbarco del volo per Vancouver che durerà
9 ore! Insomma un tour de force tra le nuvole. Iniziamo a capire che da ora in avanti e
per 6 giorni dovremmo pensare a parlare in inglese (non lo conosciamo bene ambedue ma
riusciamo a capire e farci capire piano pianino). Bhe... iniziamo a girare un pò per i
negozi e bar del sottoaeroporto, dopo aver fatto il primo check in. Ancora prima di questo
però un episodio che spiega bene di quando siamo imbranati ancora prima di partire :
passiamo mezzora nel panico generale ad attendere i nostri bagagli sulla striscia mobile.
Ma che stupidi! Li recupereremo all'aeroporto di Vancouver non a Londra! Infatti dopo un
pò me ne rendo conto e tranquillizzo anche Sambora che intanto moriva dalla voglia di
fumare (ehehe).
- Sambora è proprio il tipo ideale per l'avventura : età
simile, simpatico (le risate che m'ha fatto fare!), fuma, si sveglia anche se ha sonno
appena vede una bella ragazza, intelligente, dalla battuta facile (e quando la fa parla
serio il chè mi fa ridere prima), civile e istruito. E poi quel cappellino portato
insieme per le vie vancuveriane.
- Troviamo un posto nell'aereoporto dove si può fumare, ad un
pub, pieno di adorabili barbie inglesine dalla pelle liscia, gli occhi chiari e capelli
biondi. E gli inglesi bevono. E sono pure un pò rumorosetti. Prendiamo un caffè lungo
(inizia la ciofeca dei caffè lunghi) e fumiamo una sigaretta. Passiamo felici da un
negozio a basse tasse per comprare una stecca di sigarette : li in canada un pacchetto di
camel lights costa 10 dollari canadesi ! La signora alla cassa ci dice che non possiamo
portare sigarette in Canada. Ma porca putt... E vabbè. Finalmente saliamo
sull'aereo. Molto grosso, quadrimotore, non si parla italiano. Sedili comodi in
pelle a 3 e 4 posti. A non ci mettono vicino ad un'iraniana che emigra in Canada, carina
ma quando dorme apre la bocca ed i dentoni sporgono non poco. Sambora, lupo di mare, fa
amicizia e sfodera il suo inglese. Intanto io pappo il cibo che ci portano (3 volte in
tutto), durante tutto il viaggio poi portano molte volte da bere. Ci si può alzare, ti
danno coperte, visiera per coprire gli occhi, dietro ad ogni poggiatesta c'è un monitor
LCD dove si possono vedere circa 18 canali (Sambora il lupo ne ha scelto uno di amore e
varie). C'è anche un canale che ti monitorizza in tempo reale a quale altezza ti trovi,
la cartina durante il volo, a che velocità si va, l'orario di arrivo, la distanza che
manca, etc. etc. Intanto inseguivamo la luce e non faceva mai notte (bhe ci sono 9 ore di
differenza indietro dall'Italia). Insomma si cerca di dormire, mangiare, volare tutto
insieme, volare per così tante ore mette un pò di angoscia e certamente malessere
generale. A proposito portatevi l'enterogermina. Intanto l'aereo si anima dopo il caffè
(lungo), la gente inizia ad alzarsi e sembra il corso di una via della mia città. Certe
volte passa una ragazza bruna la fine del mondo e allora si cerca anche l'abbordaggio. Ma
come si fa? Bhe...un attimo di sbandamento. L'aereo è a due piani, ci sono diversi bagni.
Sono piccolissimi e quando si pigia per lo scarico un rumore di aria compressa trapana
l'orecchio.
- Per finire in bellezza il viaggio in aereo al posto a noi
adiacente c'èra una famiglia di equadoregni (neri, bassi, tarchiati), con tanto di moglie
e madre coricata per lungo con anello al ditone del piede che si avvicinava
pericolosamente alla mio posto. Alla fine col marito si è fatto pure amicizia e dice che
piaceva Italia, poi lo ritrovammo dopo all'ufficio immigrazione. Durante il viaggio
abbiamo passato anche le nevi della Groenlandia (Sambora si è eccitato non poco a
scattare foto col Nokia 6600 dal finestrino), si attraversa l'oceano pacifico, Vancouver
è al nord del canada, sul mare, circondata da montagna, sulle coste dell'oceano pacifico
e non è molto lontana da Seattle (in USA). Una città magnifica.
Un posto così
civile, ordinato, pulito, moderno non lo avevo mai immaginato. Il posto ideale per vivere
secondo me, uscire per strada non ti mette mai stress, la gente ti sorride, le macchine si
fermano 100 metri prima non appena metti un piede per passare la strada, massima cortesia
anche da sconosciuti, non si suonano i clacson, non si sono macchine che fanno a gara
(sono tutte macchinone a benzina da 2.500 in su!), non si fuma per strada (!!!), non ci
sono barboni (ne avrò visto uno al massimo), ci sono gabbiani, uccelli di vari generi,
corvi, anatre che ti volano e ti si fermano vicini senza paura. Incredibile la civiltà e
l'educazione in ogni occasione, davvero lontani anni luce siamo noi in Italia e ho
visitato tutta l'Italia.
- E poi sembra di essere in un telefilm americano :
grattacieli, night club anche di giorno, tipi vestiti strani da tutte le parti (strani per
noi, li se cammini con le grafts nella zucchetta senza cappellino neanche ti guardano), ho
visto una tipa con metà faccia colorata e mi guardava stranita, americanate varie di
tutti i tipi, ci sono diversi asiatici e pochi neri. Ma la razza più numerosa è
ovviamente canadese, pelle chiara, rossicci-biondi e le donne sono una favola (ma non
quelle troppo magre). Negozi e cibi di tutti i generi. E poi è sul mare ma pochi
chilometri e si raggiungono le montagne innevate : incredibile!
L'aeroporto di Vancouver è quasi in
città e gli aerei svolazzano tranquilli sulle case : arriviamo di notte e dopo la grande
stanchezza dobbiamo subire anche la trafila della dogana (un'ora e mezza di attesa in una
gimcana di fila ordinata), passiamo vari sbarramenti e cominciano a farci le domande di
rito (sull'aereo ci hanno fatto compilare una dichiarazione), non riusciamo a spiegarci
benissimo e alla fine ci mandano all'ufficio immigrazione! Li finalmente non sentito
(eravamo in circa 10 persone), dico a voce alta "hair transplant", c'era
l'equadoregno con famiglia che ha fatto una faccia indescrivibile. All'ingresso troneggia
un orso gigante e un trofeo tipico canadese con cascata enorme incorporata. Aaah dico
siamo in Canada! Finalmente all'uscita tiriamo un respiro di sollievo e cerchiamo con
fretta accendino e sigaretta. Intanto i taxi passano di continuo e tra loro anche taxi
Limousine! Bene ne prendiamo uno (un iraniano, ci sono alcuni taxi con arabi e turbante in
testa : Sandokan!) e ci facciamo portare al Grand Village Island Hotel, l'albergo che
offre Hasson per due notti (le altre 3 le abbiamo pagate noi, in totale circa 360 dollari
canadesi), albergo confortevole, pulito e proprio nel centro turistico dell'isoletta di
Grand Village Island con molti negozi : bel posto!!! Ci facciamo portare all'Hotel e
paghiamo circa 24 dollari canadesi. Il tipo in auto scherza un pò dicendo che calcio
italiano è il meglio al mondo. Arriviamo in albergo e
ci accolgono alla reception, ambiente ordinato e ineccepibile, non ci sono scale nei
palazzi di Vancouver, soltanto ascensori! Internet è gratuita in camera (internet veloce
via cavo!), basta avere un computer portatile e se non si possiede una porta con ingresso
rete ti forniscono anche gratuitamente l'adattore PMCI! In camera c'è una scrivania con
cavo telefonico già incorporato. C'è il phon ma se si vuole usare ad es. un caricatore
per il telefonico o altro bisogna comprare l'adattatore per prese nord americane in Italia
(pochi euro), meno male che lo comprai. In camera c'è tutto, starete bene voi che ci
andrete! Io e Sambora siamo stati alla stanza numero 225.
Ricordo ancora le mie escursioni notturne per i
corridoi soffici di moquette e in pendenza/discesa verso la macchina
distributrice di liquidi e merendine (avrò preso 5 litri di orange juice in
tutto). Ricordo anche la mezza notte di martedi passata nel bagno a fumare e
messaggiare con la tipa italiana mentre Sambora ronfava.
Comunque una volta che ci siamo assestati in camera
d'albergo facciamo un giretto per il corridoio alla ricerca del
distributore di varie cosette. Poi ci mettiamo io e Sambora in camera a parlare ed a
pianificare il tutto per l'indomani sabato, dalla finestra una miriade di corvi neri da
oceano che svolazzano. Avevo la presa adattatrice a 3 spine italiana ed ho dovuto cercare
un tuttofare dell'albergo per farmi prestare una pinza con la quale ho eliminato la spina
centrale, altrimenti non avrei potuto usare il mio computer portatile. Mi faccio una
doccia mentre Sambora già è alla quarta sigaretta fumata dalla finestra dell'albergo e
intanto la tensione sale pensando all'intervento. Abbiamo dovuto lasciare una cifra di 500
dollari canadesi come deposito, alla fine ne abbiamo pagati soltanto 360 circa e ci hanno
restituito il resto, casomai avessimo fatto altre spese, come ad es. mangiare nel
ristorante dell'hotel, ben fatto ed accogliente e con delle hostess e cameriere carine.
La mattina dopo ci svegliamo alle 4 del mattino (il fuso
orario inizia a fare i suoi deleteri effetti) e ci facciamo il caffé all'americana (lungo
una tazza d'orzo in pratica), con le bustine e l'apposita macchinetta fornita in camera,
dopodiché compriamo qualcosa di solido alla macchinetta dentro il corridoio. Sambora ha
fatto un casino, mettendo la busta al posto sbagliato (ehehehe, lo so, lo so, ho sbagliato
pure io). A proposito Sambora è il nome del chitarrista dei Bon Jovi, si dice che Hasson
abbia operato anche un famoso cantante, non si sa se Sting, Bono Vox o chi altri, parola
di Lorenzo, il ragazzo canadese operato da Hasson, il quale vive a Vancouver ed ha i
genitori italo-americani. Qui c'è il suo sito : http://www.hairlosshelp.com/websites/lorenzo1/
Lorenzo è un suo pseudonimo. Un altro personaggio è Jotronik,
lavora nello staff di Hasson, qui c'è il suo sito : http://www.jotowen.com/ Ho conosciuto
entrambi!
Usciamo quindi dall'albergo e inizio a
scattare le prime foto, noto subito che siamo praticamente a pochi metri dall'acqua
dell'oceano, si sentono in giro diversi tipi di odori gradevoli, è un posto completamente
diverso da ogni parte dell'Italia, è un altro mondo. La prima cosa che mi sorprende è un
mega corvo nero ben curato che tranquillo staziona su un sacchetto della spazzatura.
Andiamo in giro un pò con la cartina in mano donataci dall'albergo, alla ricerca del
cambio, di un posto per ritirare il denaro con la carta di credito ed io inizio a comprare
orsetti e ammenicoli vari da portare ai familiari per regalo. Poi ci incamminiamo alla
ricerca della clinica di Hasson, alla quale ci si può andare tranquillamente a piedi, è
lontana circa un chilometro, si deve salire un paio di colline piene di case e si arriva
al palazzo di 6 piani dove al sesto c'è la clinica di Hasson e sotto c'è una specie di
McDonald (ma molto molto meglio) il Red Robin. Trovata la clinica saliamo con l'ascensore ma
comincia il panico perchè st'ascensore non saliva al sesto piano (infatti di sabato era
chiuso) e ogni volta andava a piani a caso e dava pure nausea perchè è molto potente.
Non ci sono scale!!! Finisce che mangiamo al pub di sotto (e che cameriere ragazzi.....)
poi per tutto il giorno andiamo in giro accompagnati anche da Lorenzo che vedremo dopo
pranzo.
Per strada spesso da lontano si sente provenire
un clamoroso "booom". Che cosa è secondo voi? Ve lo dico io. Enormi subwoofer
dentro i jeepponi tipo BMW X5 (io ho una più modesta in termini di grandezza
330) che pompano musica rap! Gli americani/canadesi ne vanno pazzi.
- Da sabato ci siamo messi alla ricerca di Lorenzo
(princeloco@hotmail.com)
disperatamente! Si presenterà alla reception dell'albergo sabato prima del pranzo,
facendoci fare una delle più belle avventura della mia vita, alla scoperta di Vancouver,
nei posti più belli, un'avventura dopo l'altra. Un susseguirsi di eventi uno dietro
l'altro. Che mare ragazzi! Che strade! Che ponti! Che panorami! E' l'america del nord! E'
il Canada, un Paese bellissimo, ancora poco abitato in confronto all'enorme estensione e
sicuramente diventerà meglio dell'America. Lorenzo ci dice alcune cose su persone
italiane e spagnole che ha incontrato e che andavano anche da Hasson. E si replicherà
mercoledi prima della nostra partenza, in compagnia in macchina anche del suo
simpaticissimo cane Prince! Subito arrivato il ragazzotto canadese
trentenne elegante in giacca Ugo Boss, capelli mesciati, hairline naturalissima, buona
copertura dietro, può stare tranquillamente così, è stato operato diversi anni fa dal
Dr. Hasson. Ha un fuoristrada (ovviamente con cambio automatico come quasi tutte le auto
canadesi ed americane). Che tipo simpatico. Ci porta subito tra i grattacieli, a pranzo in
un ristorante giapponese/cinese/coreano dove ci servono una trentina di
pietanze e ci fanno cucinare la carne al tavolo (al cui centro troneggia un fornellone).
Quanto abbiamo mangiato! E che bontà varie...Da ricordare la salsa verde alla benzina
assurdo ma che fa digerire le pietre, Lorenzo inzuppava con le mani in una salsa nera le
varie pietanze a base di carne e pesce. Ai tavoli ci si poteva accedere soltanto senza
scarpe. Alla fine abbiamo pagato una sciocchezza assurda! 38 dollari canadesi in 3
persone. Il ristorante si trova al centro di Vancouver e si chiama Shabusen
Yakiniku House 755 Burrand Street Vancouver, B.C.. Caxxo ma possibile 38 dollari
in 3 tutta quella caxxo di roba? Sta di fatto che usciti dal ristorante Lorenzo ci porta
in giro e allora io con la testa inizio a volare, sembra un film, vedevo cose viste
appunto solo nei film, non saprei da dove iniziare per raccontare tutto, alla fine siamo
entrati pure nel bosco alle pendici delle cime innevate e Lorenzo ha abbordato due tipe
che facevano jogging! A momenti credevo di vedere qualche orso. Poi ci lascia per circa
un'ora in un posto pieno di centri commerciali e gente, sempre nei pressi della montagna,
dove vediamo di continuo cose strane per noi (macchine, persone, ragazzini in skateboard e
cappellino di traverso, ragazzine di 12 anni vestite attillatissime, etc. etc. etc.
andateci è un'avventura incredibile!). Lorenzo ci riaccompagna in albergo e dopo aver
preso un caffé nel ristorante dell'albergo sale con noi in camera e vediamo sul portatile
alcune sue foto! Poi ci fa una lezione di Toppik!!! Incredibile. Prima
per togliermi il mio toppik si è messo a strofinarmi la cocuzza fino ad eliminare i già
pochi capelli che mi erano rimasti dietro (scherzo), mentre Sambora si spiascicava dalle
risate e poi anche Lorenzo si è messo a ridere. Alla fine ci siamo salutati, io e Sambora
siamo stati un pò in albergo e poi ancora fuori all'avventura. Ammazza quante ragazze che
ci sono in giro da quelle parti e tutte sembrano delle bomboniere (tranne alcune
grassone).
- Domenica ancora in giro a mangiare di qua e di la e a
provare varie cose. C'è un panificio buono che apre presto per chi si svegliava come noi
intontito dal fuso orario, è nei pressi del molo, vicino dove si prendono le barchette.
Non so se abbiamo mangiato più noi o i vari uccelli che si approssimavano
vicino alla panchina dove mangiavamo e al volo beccavano i bocconcini che
lanciavamo. Comunque scoprirete da soli per voi che ci andrete tutte le bellezze dell'isoletta dove
risiede l'albergo Grand Village Island Hotel! Qui è il sito dell'albergo : http://www.granvilleislandhotel.com Il
mercoledi pomeriggio Lorenzo ci ha accompagnato anche in certi locali aperti anche di
giorno a Vancouver, si entra e con 5 dollari canadesi si assiste bevendo ad una cosa. E
che bella cosa! Incredibile! Grazie Lorenzo. Underdog vai tranquillo....
-
- Lorenzo e gli italiani che vanno a farsi operare
a Vancouver
- Sarebbe ideale avere una persona come Lorenzo pronta ad
aiutare gli italiani in difficoltà con la lingua e a fare da cicerone per le vie della
città e per ogni altra cosa. Consiglierò quindi al Dr. Hasson di prenderlo nello staff.
Lui è una persona squisita, professionale, amichevole, intelligente, simpatica.
-
- Lo staff della clinica Hasson & Wong
- Wong è il più grande dei due, si sono affinati a vicenda.
Wong è un asiatico, ha inventato la lateral slit mentre Hasson l'ha migliorata e l'ha
perfezionata con la sua density pack. Due scienziati al servizio dei trapianti di capelli
con tecnica strip! Le infermiere sono al top, professionali, precisissime, sono loro che
tagliano le grafts e le mettono in testa.
-
- L'intervento
- Farete la migliore cosa della vostra vita, andateci, evitate
gli altri, qui si va dal meglio, usano una tecnica e una regolazione dell'angolazione
eccezionale con la massima facilità. Se volete il meglio e non volete perdere tempo
andate da Hasson. Lunedi mattina di buonora io e Sambora ci incamminiamo verso la clinica.
Siamo tesi entrambi e le sigarette fioccano. Appena arrivati Christina ci fa compilare dei
moduli. Intanto viene Wong e Hasson poco tempo dopo. Ci sorride e ci accoglie. Dalla foto
del sito è più pienotto e invecchiato (ha circa 45 anni). Il DOC inizia a farci delle
foto. Sambora è contento perché il dottore dice che può operare anche lui oggi e senza
rasarlo. Inizia la mia procedura, il dottore taglia la striscia e io sono a pancia in
giù, la tensione cresce, non sento quasi niente ma d'un tratto un rivolo di sangue caldo
scende per il collo ed io mi rendo conto che la mia zucca da dietro è tagliata. Il
dottore con una calma platonica mi dice "all is very easy all is very good",
dopo il primo taglio e la prima metà saturata si inizia con la seconda parte, il tutto
dura circa un'ora ed io alla fine sono abbattuto (ma più per la paura). Scendo dal
lettino, do la mano al dottore che sorride e vado a trovare un attimo Sambora il quale
vedendomi (tra l'altro anche con due segni di puntura in fronte sembro il diavolo in
persona) fa una faccia da paura. Io gli dico e gli faccio segno con il pollice che è
tutto ok e che è bravissimo. Poi il dottore mi fa vedere già le infermiere che sezionano
al microscopio la striscia e mi dice che ci sono dieci persone che stanno lavorando per
me, mi fa vedere anche le grafts al microscopio : che belle. Allora inizia la seconda fase
e il dottore inizia a inserirmi del cloruro di sodio nella zucca davanti e mi fa i fori,
poi passa alla zona posteriore. Mi fa contare insieme a lui i fori e io ogni 100 faccio
click su un contatore che ho in mano.
-
- Alla fine mi dice che le grafts sezionate sono
2735!
Grande numero! Tra cui 400 di un capello nella hairline, 1000
di due capelli sempre nell'hairline ma dietro l'attaccatura e 1335 di
uno e due capelli nella corona. La striscia è stata di circa 30 cm per 1.5cm.
-
- In Grecia me ne misero 1881. Sono contento, mi disegna un'hairline perfetta
e folta e mette il resto dietro. L'intervento per me e Sambora è durata fino alle 20.00
di sera circa, le infermiere hanno fatto il lavoro di inserimento nei fori. Le ultime
grafts me le ha messe Rahana una carinissima infermiera che nel mezzo dell'intervento mi
guardava con occhi dolci (ed io che credevo di aver fatto conquiste...). A metà
intervento viene Christina e mi chiede cosa voglio da mangiare, dopo circa 10 minuti si
presenta con un mega paninone, patatine e succo di tutti i tipi. Poi mi chiede il resto
del denaro che mi fa prelevare dal lettino dell'operazione (io li avevo contanti in
tasca). La cicatrice viene suturata con delle graffette metalliche che ovviamente non si
sentono quando vengono inserite. La lunghezza della cicatrice è notevole e avrò i dati
precisi lunedi da Christina. Intanto Sambora dall'altra parte viene operato anche lui e
poi mi dirà che anche lui ha avuto paura durante il taglio perchè sentiva proprio il
rumore della pelle che veniva via. Alla fine però ci si rende conto che sono solo paure
nostre e che siamo nelle mani di professionisti e non corriamo alcun pericolo. Ad un certo
punto entra anche una tv e iniziano a riprendere Sambora e intervistano il Dr. Hasson (il
furbone li avrà chiamati lui). Il video è raggiungibile qui : http://www.ctv.ca/
e cliccando sul link CTV
News: Todd Battis gets to the roots of baldness.
- La procedura è lenta ma in ogni momento si può chiedere
una pausa. Alla fine il Dr. Hasson entra e dice scherzando "This a long day!
True?" E io dico "True true doctor!".
- Quindi la procedura si completa (la mia è durata un pò di
più perchè mi hanno messo circa 300 grafts in più di Sambora). Ci danno le indicazioni
scritte da seguire in italiano, antibiotici da prendere (Keflex), un cortisonico per
prevenire il possibile gonfiore (lo dovete chiedere voi), dei Tylenol in caso di dolore o
febbre (è paracetamolo) e un sonnifero per la prima sera (Imovane). Quindi ce ne andiamo
da soli a piedi a casa! La sera si dorme ma non molto e la mattina dopo troviamo qualche
gocciolina di sangue sul cuscino (è normale). Il mattino dopo si fa a fare lo shampoo in
clinica e anche il mattino successivo. Mercoledi mattina facciamo anche delle foto insieme
al Dr. Hasson. Il dottore è davvero un pacioccone simpatico ed è un tipo calmissimo e
sicuro di sè.
-
- Il ritorno in Italia
- Il lungo e stancante viaggio di ritorno ricomincia. Fuori
piove a dirotto. Io ho un pò di febbre e mi sento davvero a pezzi. A momenti credo di non
farcela! Di notte sull'aereo è un incubo, io ci vedo doppio, mi sembra un sogno. Si
dorme, si mangia, si vola, in un'atmosfera assolutamente rarefatta ed irreale. Mando anche
a quel paese più di una volta un inglese dietro che di colpo tirava botti
alla
spalliera facendomi sobbalzare e ridendo sguaiatamente all'inglese (mai sentito da
canadesi gente davvero civilissima), fregandomene se era più grosso di me, a momenti mi
alzavo e lo pestavo di brutto (no so come). E nei vuoti d'aria era terribile anche perchè
ci eravamo messi in coda per poterci togliere il cappellino. Non è stato però possibile
toglierlo. Io ero pure rasato e con la capoccia rotonda pelata tipo vescovo. Sambora mi
prende per il c. dicendo che assomiglio a Serse l'allenatore di calcio. Sambora aveva un
alito pessimo ma anche io non sapevo di buono visto che non facevo la doccia da due
giorni. L'attesa nell'aeroporto di Londra soprattutto è stancante, insieme a tutti
quegli inglesi ben diversi come educazione dai canadesi. Sambora anche è un pò giù ma
fuma sempre tranquillo la sua sigaretta. Il mio stomaco è a pezzi e compro in una
farmacia dell'aeroporto di Londra del bismuto per il bruciore di stomaco. Bene mi sento molto meglio
dopo. Arrivati finalmente a Roma dopo sforzi indicibili del fisico (tasche, carte e soldi
di valuta varia dappertutto tra l'altro), Sambora se ne va con la sorella ed io rimango a
vagare come uno zombie alla ricerca del treno per la stazione Termini di Roma. Arrivato
finalmente alla stazione non ci sono treni fino all'indomani e così vado a pernottare in
un albergo vicino la stazione (che schifo per 62 euro), e riesco a dormire fino alle 9 del
mattino, non so come ho fatto ma mi sono fatto la doccia, ho fatto telefonate varie e mi
sono messo a letto. L'indomani ho fatto il biglietto del treno e sono arrivato a casa mia
il pomeriggio del 19 marzo! Subito corro a lavare la testa con Betadine shampoo. Aaaaah!
Missione compiuta!
-
- 5 giorni dopo l'intervento
- Incredibile le grafts trapiantate sono tutte là e crescono
in lunghezza! Sembra uno spazzolino. Davanti la densità è molto alta, meno dietro ma
ottima. Posterò le foto lunedi-martedi 22 marzo. Il rossore è scomparso, dietro non mi
fa male, solo un pò di insensibilità. Dico io : dove in Italia o Europa possono fare un
simile lavoro di densità, artisticità, angolatura, perfezione? Credo che Hasson mi ha
sistemato davvero per le feste. Ora attenderò gli eventi e posterò ogni foto man mano
che passa il tempo a beneficio di tutti i visitatori. Probabilmente non crederò ai miei
occhi quando saranno cresciuti i capelli. Ragazzi se dovete fare un autotrapianto di
capelli andate a Vancouver, non ve ne pentirete e farete un'avventura che non
dimenticherete mai. Farete la scelta migliore della vostra vita. Assolutamente in Italia
non fanno questo tipo di trapianti. E le grafts prelevate non ci è dato di sprecarle.
Quindi o si va dal meglio o niente. Andateci sentite a uno che ha già fatto due
autotrapianti e con questo sono 3.
- Con una email il Dr. Hasson mi ha detto che
posso eventualmente prenotare un altro intervento tra 8-12 mesi. Bhe spero non
ve ne sia bisogno!
Dimenticavo ho speso 10.807 dollari canadesi per
l'intervento, 570 euro per il viaggio, 130 dollari canadesi per l'albergo e varie per
spese varie.
Ora che sono in Italia mi resta solo il problema di
temporeggiare il più possibile l'incontro con la mia tipa! Mi sta inviando sms nei quali
giustamente mi dice che muore dalla voglia di vedermi, etc. etc. E ora che faccio??? Aaaah
Ciao!
Piero
Reportage di foto di Vancouver (Canada) 12-3-2004 /
17-3-2004
- Foto scattata da Sambora dal finestrino
dellaereo passando sulla Groenlandia

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- Foto scattata dal porticciolo dove si
prende il traghetto

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- Vista Vancouver di notte da fuori il Grand
Village Island Hotel

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Una delle pietanze mangiate al
Shabusen
Yakiniku House
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Io che mangio al
Shabusen
Yakiniku House
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- Vista Vancouver dalla clinica Hasson &
Wong, scattata da Sambora

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Sambora al
Shabusen
Yakiniku House
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- Sambora alla reception della clinica
Hasson & Wong con Christina sorridente

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Lorenzo al
Shabusen
Yakiniku House
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- Orso nell'aeroporto di Vancouver

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- Io nei pressi del molo dietro al forno

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- Alla cassa di uno store

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- Appena arrivati nella stanza dell'hotel di
Vancouver

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- Sambora posa sotto il ponte nei pressi del
Granville Island

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- Io nella macchina di Lorenzo (Enrico) con il suo
cane Prince

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- Il palazzo che ospita anche la clinica
Hasson & Wong all'ultimo piano

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- Nella clinica Hasson & Wong

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- Il Dr. Hasson posa davanti ai suoi due
pazienti italiani il secondo giorno dopo l'intervento dopo lo shampoo del
mattino

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- Nei pressi di un distributore di giornali
fuori l'Hotel a Vancouver

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All'interno del Red Robin
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- Uscendo dallHotel Granvillage Island Hotel

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- Salendo per le colline che dall'Hotel
portano alla clinica Hasson & Wong

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Subito dopo l'intervento :
Il 28 marzo 2004 tolgo le staples
(graffette metalliche). Me le faccio togliere da mia sorella (che non è
infermiera e che non sa fare neanche le punture). Sono in totale 91. Ci sono
voluti circa 3 quarti d'ora, lei ha fatto pianissimo ed ho sentito solo delle
leggere punture ogni tanto. Ora la ferita mi da molto meno fastidio e credo che
tra pochi giorni effettuerò un taglio di capelli per uniformare i capelli lunghi
con la zona rasata dal Dr. Hasson. Certo non taglierò i capelli corti come le
zone rasate perchè la cicatrice si vedrebbe. La cicatrice è davvero sottilissima
ed è bianca! Solo qualche crosticina. Posterò le nuove foto ad un mese.
- Ad 1 mese dopo l'intervento a Vancouver
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- Quasi tutti i capelli trapiantati sono
caduti, sento ancora insensibilità dietro anche se va diminuendo. Utilizzo
Remox I e II e finasteride. Ci vuole pazienza, la crescita dei capelli, si
sa bene, è un processo lento. Speriamo in un miglioramento con le foto del
secondo mese!
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A 2 mesi dopo l'intervento a Vancouver |
Eccomi qua ad aggiornare la
situazione al secondo mese dal trapianto. La situazione va migliorando,
qualche capello preesistente e qualcuno trapiantato va aumentando in
lunghezza. Credo ci sia stato anche un pò di shock loss. Al secondo mese non
ci può aspettare di certo una situazione ottimale. Molti capelli trapiantati
non hanno ancora fatto capolino e quindi tutte le zone hanno l'aspetto
diradato. I capelli iniziano a riprendersi e da ora in poi la situazione non
può che andare sempre meglio....vedremo! L'insensibilità e fastidio nelle
zone riceventi e donatrici diciamo che è quasi del tutto sparita, veramente
sembra che io non abbia quasi mai fatto nessun taglio! Continuo ad
utilizzare Remox I e II e finasteride. |
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15 giugno 2004 : 3 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo. |
La situazione evolve, alcuni
capelli di quelli trapiantati iniziano a crescere, altri crescono ancora il
lunghezza, altri sono caduti. La situazione da adesso in poi dovrebbe
procedere migliorando senza retrocedere. Speriamo il 15 luglio 2004 di poter
vedere un miglioramento deciso! |
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14 luglio 2004 : 4 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo. |
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17 agosto 2004 : 5 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo. |
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15 settembre 2004 : 6 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo. |
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15 ottobre 2004 : 7 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo. |
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15 novembre 2004 : 8 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo. |
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8 mesi sono passati, sono
soddisfatto della parte anteriore, meno di quella sopra centrale e ancora
meno di quella posteriore che certamente necessita ancora di un
infoltimento. |
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15 gennaio 2005 : 10 mesi
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo : 2004. Ancora una
ritoccata dietro e sopra ed è finita! |
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15 marzo 2005 : 1 ANNO
dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo : 2004. Sicuramente c'è
stato un risultato positivo ma ho ancora bisogno di densità sopra e dietro. |
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15 aprile 2005 : 13
mesi dopo l'intervento di Vancouver del 15 marzo 2004 : |
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