Preoperatorio

3 settimane prima

Smettere l'utilizzo di minoxidil 3 settimane prima (potrebbe dare ispessimento della cute e non favorire l'attecchimento delle unità trapiantate).

Crescere i capelli almeno 4 centimetri.

Fare una visita medica e tutti gli esami prescritti dal proprio medico di famiglia.

2 settimane prima

Non usare aspirina.

1 settimana prima

Non prendere medicinali antinfiammatori (si può usare Tylenol ovvero paracetamolo)

Non bere alcoolici di qualsiasi genere.

Non usare multivitaminici o vitamina E.

Non usare nessun integratore alimentare o a base di erbe.

Non usare droghe.

2 giorni prima

Se ci sono foruncoli, infiammazioni del cuoio capelluto, lesioni, eruzioni, informare chi deve effettuare l'autotrapianto.

1 giorno prima

Provare a dormire almeno 8 ore.

Il giorno dell'operazione

Lavare i capelli.

Non mettere niente sui capelli.

Non indossare vestiti troppo stretti che debbano essere tolti dalla testa, usare ad es. una camicia con bottoni.

Mangiare qualcosa prima dell'operazione.

Post operatorio

E' importante non appoggiare niente sulla zona innestata in modo da scongiurare qualsiasi pericolo di rimozione meccanica delle grafts innestate.

Quindi evitare di portare cappellini che appoggino sulla zona trapiantata (meglio una bandana leggera).

Non bisogna neanche mettersi supini, ovvero con il volto rivolto verso l'alto sdraiati sulla schiena ma meglio dormire un pò piegati sul cuscino in modo da non appoggiare la zona soggetta a strip (o FUE). Quindi bisogna dormire su almeno un cuscino in modo da non dormire completamente sdraiati sul piatto.

Bisogna mangiare normalmente ma non assumere prodotti che aumentano la fluidità del sangue come aspirina, ibuprofen, vitamina C, vitamina E, alcool almeno 2 giorni prima e 5 giorni dopo l'intervento.

Per il dolore o la febbre (per il taglio della strip) è possibile assumere Tylenol (paracetamolo).

In caso di sanguinamento bisogna applicare una pressione costante con un panno pulito per 20 minuti. Se il sanguinamento continua bisogna chiamare uno dei numeri che ha fornito chi ha effettuato l'autotrapianto.

Prendere i farmaci prescritti : di solito un antibiotico tipo Keflex (un antibatterico). La prima notte dopo l'autotrapianto si da anche di solito un sonnifero (Imovane).

Gonfiamenti

E' possibile che la zona della fronte, occhi, naso, collo, nuca si gonfino. Ciò durerà solo qualche giorno. Se ci sarà gonfiamento risulterà visibile il secondo-terzo giorno. Chiedere al chirurgo se sarà necessario prendere una pillola cortisonica. E' possibile massaggiare la fronte verso i lati della testa e mettere un pò di ghiaccio nell'aera interessata.

Zona trapiantata precauzioni

Bisogna lasciare la parte trapiantata all'aria il più possibile. Sarebbe meglio stare nella zona dove si effettua l'autotrapianto per almeno una settimana, in tal modo non sarà necessario usare cappellini o bandane durante il viaggio di ritorno a casa. Se si opta per una cappellino o bandana è opportuno usare un prodotto traspirante di ottima qualità. Per evitare infezioni evitare di sudare nella zona trapiantata per un paio di settimane ed evitare l'aria insalubre.

Evitare assolutamente di urtare la testa a qualcosa : ciò può provocare sanguinamenti e fuoriuscita delle unità trapiantate!

Prodotti topici dopo l'autotrapianto

Non usarne per almeno due settimane. E' possibile usare il minoxidil per incentivare ed accelerare la ricrescita. E' sconsigliabile applicare toppik fino a guarigione delle ferite delle crosticine (15-20 gg).

Esposizione al sole

Evitare l'esposizione della testa al sole per 6-8 settimane (un mese e mezzo - 2 mesi). Una eventuale bruciatura al sole delle unità trapiantate nei primi tempi impedirà lo sviluppo, quindi se si sta al sole è necessario mettere un cappello oppure dopo che le crosticine saranno cadute usare un abbronzante.

Istruzioni per lavare i capelli dopo l'autotrapianto

Solitamente è consigliato di non lavare i capelli o bagnare la testa il giorno dell'operazione e il giorno dopo, mentre è possibile lavare il resto del corpo.

Il terzo giorno è possibile fare lo shampoo in maniera molto delicata lavando anche la zona ricevente in caso di procedura strip, non strofinare la parte trapiantata!

E' necessario lavare accuratamente la zona donatrice dove è presente la ferita. Non bisogna usare un getto di acqua forte nella zona ricevente.

Si deve asciugare poi picchiettando con un asciugamano.

Dal giorno quattro è possibile fare lo shampoo normalmente e dopo dieci giorni è possibile strofinare delicatamente la zona trapiantata.

Tutti i capelli trapiantati solitamente cadono ma le cellule che produrranno i nuovi capelli tuttavia sopravvivono all'interno del cuoio capelluto.

Per i primi 4 mesi è importante lavare tutta la testa con movimenti energici e vigorosi per far rinnovare lo strato superficiale della pelle in modo che sia sempre privo di cellule morte che impediscano la fuoriuscita dei nuovi capelli. E' possibile vedere anche delle grafts immobili (ovvero capelli impiantati che non crescono), questo può essere normale e si vedrà la ricrescita dopo 6-12 mesi, infatti taluni capelli trapiantati non per forza cadono dopo un mese ma rimangano dormienti in fase telogen prima di ricrescere. Però è importante strofinare bene (senza ovviamente esagerare) intorno ai capelli trapiantati in modo da impedire qualsiasi infiammazione intorno all'asta di questi capelli, in pratica è importante una igiene ottimale del cuoio capelluto nella fase di ricrescita (1-12 mesi dopo il trapianto).

Caduta delle crosticine

Le crosticine dovrebbero cadere 7-14 giorni dopo l'intervento. Se cade qualche crosticina insieme ai capelli non bisogna preoccuparsi.

Caduta dei capelli trapiantati

La maggior parte dei capelli cadrà entro circa un mese dopo l'operazione.

Rimozione dei punti

Dovrebbero essere tolti dopo 10 giorni dall'operazione, il dottore darà eventualmente istruzioni se è necessario prolungare il tempo prima di toglierli. Alcuni tolgono i punti anche dopo 20 giorni, in casi in cui c'è molta tensione della zona donatrice.

Attività fisica dopo l'autotrapianto

Evitare per almeno 3 settimane, 2 settimane per attività moderate.

Intorpidimento della zona donatrice

Alcune terminazioni nervose possono essere tagliate durante la rimozione della striscia di capelli donatrice (per la procedura strip) e possono provocare insensibilità della zona. Questi nervi solitamente si rigenerano entro 3-18 mesi dopo l'operazione.

Ricrescita dei capelli trapiantati

Saranno necessari 3-4 mesi per iniziare a vedere i primi capelli ricresciuti. Per vedere la massima crescita si dovranno attendere 8-10 mesi.

Shock Loss - Trapianti di capelli in zone in cui sono già presenti capelli

Se si sono trapiantati capelli in zone nelle quali sono già presenti altri capelli (autotrapianti per aggiungere densità) è possibile sperimentare la caduta anche dei capelli preesistenti, per lo stress dell'intervento. Questo fenomeno è temporaneo e i capelli preesistenti saranno nuovamente visibili 2-6 mesi dopo l'intervento.

Facilitare la guarigione

Possono essere utili preparati a base di arginina, vitamina E, vitamina C.

La densità dei capelli

Perchè non è possibile con una sola strip togliere un numero di grafts grande quanto si vuole?

Perché oltre una certa soglia subentra il danneggiamento dovuto ad una cattiva cicatrice.

Guarigione della cicatrice della zona donatrice e arrossamenti della zona ricevente.

Per guarire completamente e per diventare sempre meno visibile sono necessari 6-12 mesi.

Anche la zona nella quale si è effettuato l'autotrapianto è possibile che anche dopo la completa guarigione sia presente un certo rossore.

Il processo di guarigione delle ferite che conduce alla cicatrizzazione è un fenomeno che coinvolge una moltitudine di cellule ed eventi umorali, che transita attraverso innumerevoli fasi.

Il percorso di stabilizzazione di una cicatrice normotrofica passa attraverso una prima fase che dura qualche settimana in cui la cicatrice appare normocromica (del colore della pelle circostante), seguita da una fase che dura qualche mese in cui la cicatrice si arrossa e termina con la normalizzazione cromatica e di consistenza a distanza anche di un anno.

I processi patologici di cicatrizzazione portano invece alla formazione delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi che possono essere considerati come l’evoluzione massima e più infausta dell’evento ipertrofico.

La cicatrice ipertrofica è una cicatrice recente che s’è rilevata rispetto ai margini cutanei normali e che ha una consistenza aumentata. Tale consistenza è dura sebbene mantenga ancora un minimo di elasticità, lo spessore dell’epidermide può essere anche sottile, il colore è eritematoso, spesso è pruriginosa.

Ultimo elemento è il microclima: un ambiente umido (e sano) velocizza il processo di guarigione.

Le ferite generalmente guariscono con buone cicatrici quando i loro margini sono spontaneamente vicini anche se non tenuti da punti di sutura.

Se invece i margini della ferita sono fra loro discosti, se c’è perdita di sostanze e sviluppo di infezione locale, la guarigione procede attraverso un meccanismo più lento. Questi due tipi di cicatrizzazione vengono detti rispettivamente cicatrizzazione per prima e per seconda intenzione.

Le suture chirurgiche cicatrizzano solitamente in modo semplice e rapido (circa sei giorni). Durante il periodo che va dalla ventesima giornata dopo l’intervento e per circa un anno si verifica un’intensa attività a livello del tessuto cicatriziale. In questo intervallo di tempo si compie il rimodellamento e la maturazione della cicatrice.

Dopo un intervento l’aspetto di una cicatrice che ha terminato la sua maturazione deve essere un sottile filo bianco senza alcun segno di infiammazione.

L’aspetto di una cicatrice è completamente definitivo (stabile) soltanto dopo diciotto mesi circa quando la superficie si presenterà piana, morbida, elastica, sottile e indolore.

In caso contrario ci si troverà di fronte ad una cicatrice patologica, caratterizzata da rossore, durezza, dolore spontaneo o alla pressione, allargamento cicatriziale.

Esiste, inoltre, una particolare cicatrice ipertrofica detta cheloide che insorge su ferite lacero-contuse, bruciature, ferite chirurgiche. La causa, parzialmente oscura, è da ricercarsi nella predisposizione individuale a formare cicatrici cheloidee. Alcuni soggetti sono portatori di decine di cheloidi poiché ad ogni trauma, anche minimo, vedono formarsi un cheloide in sostituzione della cicatrice. L’ablazione chirurgica è inutile, se non dannosa, in quanto i cheloidi tendono a riformarsi.

I fumatori hanno una guarigione generalmente più lenta e il rischio di disturbi (p.es. indurimento del tessuto cicatriciale) e' piu' alto in confronto al paziente non fumatore. Cicatrici problematiche possono essere rimediate tramite intervento correttivo. E' consigliato ridurre o fermare il consumo di nicotina per il periodo di 30 giorni prima e dopo l'operazione. Il fumo comporta una serie di effetti negativi reali su molti enzimi e componenti essenziali del nostro organismo.

In ordine di assicurare il guarimento ottimale e l'invisibilita' finale delle cicatrici è consigliato evitare la diretta esposizione al sole dell'area cicatriciale per il periodo di 4-6 mesi, onde evitare pigmentazioni ed arrossamenti. Si consiglia di evitare assolutamente l'uso della lampada (solario) ma anche il bagno al sole durante le prime 3-4 settimane. Per altri 3-5 mesi e' consigliabile di proteggere il tessuto della cicatrice tramite l'applicazione di creme protettive antisolari con fattori protettivi da 15 a 20. In questo modo il rischio di una iperpigmentazione del tessuto cicatriciale e' minimizzato, e il guarimento perfetto delle cicatici puo' renderle infine completamente invisibili.

Lo sport può essere ripreso pienamente dopo 4 settimane.

Durante i primi mesi della loro formazione le cicatrici spesso vanno incontro ad un processo di rimodellamento che ne può migliorare l’aspetto. E’ tuttavia opportuno adottare alcuni semplici accorgimenti per ottenere una buona cicatrice e renderla comunque più elastica , liscia e di colorito simile a quello della cute normale.

Potrebbe essere utile applicare con costanza sulla cicatrice, mediante un delicato massaggio, specifici gel o creme idratanti ed emollienti.

Le cicatrici, quando non si riaprono o infettano, generalmente tendono a peggiorare dal punto di vista estetico tra il primo ed il secondo mese, per poi migliorare lentamente nei seguenti quattro.

Se dopo il secondo mese la cicatrice tende a peggiorare, oppure è arrossata, pruriginosa o anche dolorosa, fate attenzione: potrebbe essere il segnale che qualcosa non sta andando per il verso giusto. E’ quindi opportuno recarsi dal medico o dallo specialista per un consulto, volto a dissipare ogni dubbio ed ad intraprendere un’eventuale terapia.

Una dieta strettamente vegetariana, che causi un deficit proteico, non è l’ideale nei pazienti con ferite.

Integratori utili : Vitamina A (meglio betacarotene) stimola il rinnovamento cellulare e conferisce compattezza e nuova luminosità alla pelle; Vitamina C favorisce la produzione di nuovo collagene, ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice; Vitamina E azione idratante, importante nella produzione di nuovo tessuto connettivo ed altre utili azioni; Vitamina F (acidi grassi) nutre la pelle rendendola morbida ed elastica; zinco indispensabile nella riparazione dei tessuti e nella cicatrizzazione, inoltre inibisce alcuni batteri della pelle; arginina (azione anabolica, favorisce la produzione di collagene; tutte le vitamine del gruppo B (azione plastica, idratante, etc.); zinco.

Prodotti cicatrizzanti interessanti : Iamin gel, Folligen, Placentex pomata, Olio di Iperico, Cicatrene (per ritardi di cicatrizzazione).