Foto dei miei autotrapianti di capelli.

2002 autotrapianto strip in Italia 600 UF

2003 autotrapianto strip in Grecia clinica DHI 1881 UF

2004 15 marzo autotrapianto strip in Canada Vancouver Dr. Victor Hasson 2735 UF

2005 25 aprile autotrapianto strip in Canada Vancouver Dr. Victor Hasson 1147 UF

Totale : 6363 UF

 
Foto a 18 anni (1989)
My photo to 18
Foto a 23 anni (1994)
My photo to 23

Ho iniziato a perdere i capelli a 21 anni circa.

18an.jpg (162404 byte) 90.jpg (72761 byte) Faq sull'autotrapianto di capelli.
Links utili sull'autotrapianto di capelli:
http://www.hairtransplantnetwork.com/
http://www.ibfree.org/index.php
http://www.hairtransplantmentor.com/
http://www.forhair.com/wasup.htm
http://www.hairlosshelp.com/
http://www.follicallychallenged.com/
http://users.pandora.be/bverotti/ht2/

 

      
 
Prima degli autotrapianti
Some photos before every auto hair transplant.

Storia di Jotronic

1998

1998

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Altre foto 1998

 
       

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Altre foto 1999

 
        
Marzo 2003 un anno dopo l'autotrapianto effettuato in Italia nel 2002 a Torino di circa 600 UF. Dopo un anno i risultati non mi soddisfano affatto.
My photos of March 2003 one year later of the auto hair transplant effected in Italy.

 

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Aprile 2003 autotrapianto DHI ad Atene in Grecia Dr. Minotakis
Trapiantate 1881 UF, presa una striscia di 22 cm x 1.5 cm. My first photos of the auto transplantation in Greece to the clinical DHI in April of 2003. The intervention has been served as Dr. Minotakis

Report completo primo intervento aprile 2003 in DHI

Foto prima DHI -aprile 2003- (before DHI)

Foto prima DHI -aprile 2003- (before DHI)

Foto prima DHI -aprile 2003- (before DHI)

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Foto dopo 7.7 mesi dall'intervento in Grecia DHI

Foto dopo 7.7 mesi dall'intervento in Grecia DHI

Foto dopo 7.7 mesi dall'intervento in Grecia DHI

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Foto dopo 10 mesi dall'intervento in Grecia DHI

Foto dopo 10 mesi dall'intervento in Grecia DHI

Foto dopo 10 mesi dall'intervento in Grecia DHI

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15 marzo 2004 primo autotrapianto a Vancouver in Canada dal Dr. Victor Hasson (Clinica Hasson & Wong). 
Trapiantate 2735 UF, 400 in hairline di 1 capello, 1000 di 2 capelli dietro l'attaccatura, 1335 nella corona di 1 e 2 capelli, presa una striscia di 30 cm x 1.5 cm.

Report completo primo intervento 15 marzo 2004 Dr. Hasson

Foto prima 1º intervento Dr. Hasson -marzo 2004- (before first hair transplant Dr. Victor Hasson)

Foto prima 1º intervento Dr. Hasson -marzo 2004- (before first hair transplant Dr. Victor Hasson)

Foto prima 1º intervento Dr. Hasson -marzo 2004- (before first hair transplant Dr. Victor Hasson)

     

Subito dopo 1º intervento Dr. Hasson -marzo 2004-

Subito dopo 1º intervento Dr. Hasson -marzo 2004-

Subito dopo 1º intervento Dr. Hasson -marzo 2004-

      

Foto dopo a 13 mesi dal 1º intervento Dr. Hasson -(after 13 months first hair transplant Dr. Victor Hasson)

Foto dopo a 13 mesi dal 1º intervento Dr. Hasson -(after 13 months first hair transplant Dr. Victor Hasson)

Foto dopo a 13 mesi dal 1º intervento Dr. Hasson -(after 13 months first hair transplant Dr. Victor Hasson)

      
Secondo intervento dal Dr. Victor Hasson a Vancouver Canada
Valutazioni dei risultati del primo trapianto effettuato dal Dr. Hasson a Vancouver Canada, effettuate in occasione del pre-secondo intervento la mattina del 25 aprile 2005 nella clinica del Dr. Hasson a Vancouver :  mi aspettavo un pò di più, a detta del Dr. Hasson in occasione del mio secondo intervento da lui il 25 aprile 2005, l'hairline non ancora perfetta, mentre controllando la zona posteriore (crown) con pinze e occhiali ingrandenti, dice che almeno 200-300 UF non sono ricresciute, le ha estratte ancora piccole con le pinzette ed ha constatato che il bulbo era come spaccato e quindi morto. Gli ho chiesto : cosa non ha funzionato? Perché non sono ricresciute ? Lui ha semplicemente esclamato "non lo so!". Volevo dirgli "ma se non lo sai tu cosa vuoi che ne sappia io?". Capisco che niente è perfetto e che ci vuole anche un pò di fortuna in tutto ma io sono andato dal migliore al mondo per avere il meglio possibile! Inoltre ho già fatto degli altri interventi in precedenza (il 25 aprile 2005 ho fatto il mio quarto intervento strip!) e quindi il patrimonio della zona donatrice era assolutamente da preservare. Addirittura Dough (una specie di segretario della clinica Hasson & Wong) mi ha detto che avrei dovuto fare dei massaggi nel posteriore per aumentare il flusso sanguigno ?!  A questo punto posso solo pensare che mi siano state male impiantate e/o male dissezionate. Ho trovato il Dr. Hasson un pò sotto tono questa volta, un pò stanco.

Mi esamina la zona donatrice e dice che siccome mi vuole ridurre la cicatrice (ma come anche la cicatrice che ha fatto lui l'anno scorso si è ingrandita?), mi può togliere solo circa 1000 UF (alla fine della dissezione delle UF mi dice che sono 1147) stavolta. Mi dice che solo per la riduzione della cicatrice loro solitamente prendono 1500 dollari (ma non capisco a me cosa possa interessare visto che sono andato li per mettere capelli non per ridurre cicatrici). Alla fine dell'intervento mi faranno pagare soltanto 500 UF al prezzo di 2.5 US$ (dollari americani) e mi pagheranno le 2 notti di albergo. Nella visita preliminare mi dice dove voglio inserite le UF ed io dico che ovviamente vorrei cercare di riempire dietro nel crown e se possibile anche nel vertex. Il fido Dr. Hasson mi dice che avrei bisogno anche di migliorare l'hair line quindi devo scegliere se metterle davanti e sopra o solo dietro. A quel punto mi sento abbandonato e disilluso : è la seconda volta che vado dal migliore al mondo e mi sta per dire (alla quasi fine della mia donor area) che devo convivere con la calvizie. Ricordo che l'anno scorso alla fine dell'intervento mi disse "ora tu davanti sei a posto" ed ora invece mi sento dire che avrei ancora bisogno di rinfoltimento.

Io scelgo di farmele sistemare dietro solo nel crown, il dottore dice che comunque fra un anno potrebbe essere in grado di togliermi ancora 1500-200 UF agendo anche di più dai lati (insomma mi vuol succhiare tutta la zucca?!). Beh deciderò col tempo se fare ancora una strip da lui o affidarmi, per completare la situazione aggiungendo densità, alla FUE (Woods o Cole) ed eventualmente in ultima soluzione attingere anche ai body hairs.

Insomma da quel ne ricavo posso dire che nell'autotrapianto bisogna essere fortunati affinché tutte le UF ricrescano, se si hanno grandi zone bisogna sottoporsi sicuramente a più interventi, se si è straordinariamente fortunati forse si può risolvere il problema in modo esteticamente naturale ed accettabile, in altri casi bisogna sicuramente fare più interventi per arrivare vicini alla perfezione. Per chi deve fare interventi riparativi o a poca donor area ci si può aspettare un risultato comunque esteticamente accettabile ma sempre un compromesso (comunque sempre meglio in casi esteticamente inaccettabili come i capelli a ciuffo di bambola di interventi con tecniche di anni fa sbagliati).

Credo che per avere risultati esteticamente naturali ed accettabili anche in aree ridotte bisogna comunque essere fortunati : il risultato in hairline potrebbe risultare non completamente naturale, se si aggiunge una densità alta in hairline col tempo si potrebbero perdere i capelli in altre zone e avere un risultato disastroso. Anche con un dense pack in hairline non tutte le UF potrebbero ricrescere, dando un risultato innaturale e intanto si sarà delapidata la donor area.

Insomma prima di effettuare un autotrapianto bisogna considerare molte angolazioni, tra le più importanti la stabilizzazione della calvizie, la propria donor area, il risultato che si vuole ottenere valutando se ne sia possibile uno naturale e non per ultimo, considerare che per ottenere risultati accettabili e naturali solitamente sono necessari più autotrapianti e quindi ci si deve preparare a sacrifici.

Un autotrapianto, in ultima considerazione, non va visto in maniera leggera e come un intervento per forza risolutorio di botto "non ho i capelli e l'autotrapianto me li ridarà" : non è qualcosa di miracolistico. Bisogna considerare l'aria da coprire e la densità che si vuol raggiungere, potrebbero essere necessari più interventi e molta pazienza.

Comunque è l'unica cosa che possiamo fare per avere i capelli perché la calvizie androgenetica non è curabile ancora in fase avanzata (assenza di vellus miniaturizzati).

Alla fine comunque il risultato oggi è raggiungibile per chi ha voglia di spendere tempo e denaro : si fa una buona scelta affidarsi ai migliori al mondo come Hasson & Wong (ma anche loro sono uomini e non dei) per la strip (se servono almeno 1500 uf), una volta finita la zona donatrice per la strip si può optare per racimolare il maggior numero di UF con la tecnica FUE contattando dottori come Woods o Cole (i quali possono assicurare il miglior risultato possibile senza rischi di transection (rovinare i bulbi estraendoli, in quanto con la fue nell'estrazione si va alla cieca affondando il bisturi sottopelle). Quando si decide per la FUE si possono fare sedute in giorni successivi e farsi estrarre anche body hairs per aumentare al massimo il numero di capelli trapiantati.

Con la FUE è possibile anche farsi coprire la cicatrice precedente lasciata dalla tecnica strip.

Insomma per coprire aree appena più piccole delle tempie generalmente sono necessari più interventi di autotrapianto e se invece si hanno zone ampie difficilmente si riesce in poche passate a risolvere il problema, ma si deve andare avanti a passetti, seduta di autotrapianto dopo seduta di autotrapianto e scegliendo comunque i migliori chirurghi al mondo, altrimenti può accadere che si resti delusi.

E' necessario attendere almeno un anno tra un intervento di strip e l'altro.

Intanto non bisogna mai abbandonare, secondo me, i trattamenti medici come Propecia e Minoxidil (io uso Remox), valutare Avodart. Per migliorare la velocità di guarigione della cicatrice, della zona donatrice e della lassità dello scalpo è possibile integrare al dieta con arginina e capsule di vitamina E per qualche mese dopo l'autotrapianto.

Più di questo non si può fare! In ultima soluzione resta l'hair moltiplication ma ci vorranno almeno 5-10 anni ancora da oggi (2005).

E' però importante non essere ossessionati dai capelli. Combattere la calvizie è il voler usare tutto il possibile per risolvere il problema, è spirito di volontà, non deve essere lo scopo della propria vita.

 
25 aprile 2005 secondo autotrapianto a Vancouver in Canada dal Dr. Victor Hasson (Clinica Hasson & Wong).  Trapiantate 1147 UF, 759 di 2 o più capelli  e 388 di un singolo capello.
 

Foto prima 2º intervento Dr. Hasson -aprile 2005- (before second hair transplant Dr. Victor Hasson)

Foto prima 2º intervento Dr. Hasson -aprile 2005- (before second hair transplant Dr. Victor Hasson)

Foto prima 2º intervento Dr. Hasson -aprile 2005- (before second hair transplant Dr. Victor Hasson)

Zona rasata prima di iniziare l'intervento.
      

Subito dopo 2º intervento Dr. Hasson -aprile 2005-

Subito dopo 2º intervento Dr. Hasson -aprile 2005-

Subito dopo 2º intervento Dr. Hasson -aprile 2005-

Foto scattata in clinica subito dopo il termine dell'intervento.

Foto scattata la sera dell'autotrapianto in Hotel.

Foto scattata la sera dell'autotrapianto in Hotel.

Foto a 10 giorni (cliccare per ingrandire e provare a contare le UF o a valutare la densità!)

A onor del vero io non vedo 1147 buchetti nuovi con nuovi capelli fatti dentro il mio zuccone. Voi li vedete? Bho. Successivamente ad una mia email il Dr. Hasson ha dato la sua assoluta certezza di aver inserito esattamente tutte le 1147 unità follicolari (UF).

La sera tornato il albergo trovo ben 18 grafts nel cappellino : perché ? Non avevo appoggiato forte il cappello. La notte sanguino un bel pò dalla donor aera e devo tamponare la zona per venti minuti prima di arrestare il sanguinamento. Mi preoccupò un pò ma controllo benissimo me stesso, so che può essere normale e sono già al quarto intervento strip. Il giorno dopo lo faccio presente il clinica e Hasson mi dice di non preoccuparmi ma per la verità lo vedo un pò evasivo.

Prima dell'intervento il Dr. Hasson mi ha chiesto se ero sicuro di voler effettuare l'intervento. Beh che significa? Certo che lo voglio fare. Perché non avrei dovuto farlo? E perché mi ha chiesto ciò? Insomma resto con l'amaro in bocca e mi faccio fare l'intervento quasi abbandonato e triste.

Sono sicuro però che se fossero cresciute tutte le UF trapiantate nella precedente seduta con il Dr. Hasson, avrei molta più densità dietro. A chi dare la colpa? Io non posso che darla a chi mi ha fatto l'intervento perché ad altri non saprei. Che fare? Beh mi hanno fatto solo pagare 500 UF nel secondo intervento ma davvero non mi importa dei soldi! In questo caso io volevo UF ben trapiantate e non soldi indietro. Il danno è impagabile. Speriamo stavolta ricrescano.

Beh qualcosa è certamente ricresciuto ma non quanto avrebbe dovuto, il ché lascia l'amaro in bocca : dal Dr. Hasson e equipe io mi aspettavo e pretendevo il massimo!

Ho attraversato l'oceano e speso parecchio denaro. Se chiedendo il perché della non ricrescita il Dr. Hasson mi risponde "non lo so", se prima dell'intervento il Dr. Hasson mi chiede se sono sicuro di voler fare l'intervento (lo considera potenzialmente inutile quindi?) e se mi dice che l'hairline non è ancora perfetta, beh io resto scontento.

Probabilmente a metà agosto sarò ancora a Vancouver e mi farò dare una controllatina. Insomma "zio" Hasson sono scontento ma ho ancora fiducia in te.

Tuttavia tirerò le considerazioni conclusive su quanto il Dr. Hasson sia stato utile per il mio problema soltanto tra un anno, ovvero a fine aprile 2006.

Risposte ad una mia email al Dr. Hasson del 1/5/2005 nella quale chiedevo spiegazioni

Anzitutto mi ha detto l'esatto numero di unità follicolari trapiantate : 1147 di cui 759 di 2 o più capelli trapiantate nel centro del crown e 388 di un capello messe nella zone di fronte al crown.

Poi ha scritto che lui ha capito che io volevo soltanto 1000-1400 UF trapiantate nel crown, se avesse saputo che volevo più UF avrebbe raccolto un maggior numero invece di rimuovere la vecchia cicatrice. Dice che ha pensato che io volessi preservare la mia donor area per la possibile avanzata futura della calvizie. Lui ha rimosso la cicatrice perché ha voluto provare a migliorare la cicatrice mentre rimuoveva soltanto un modesto numero di UF di 1000-1400.

Io credo che abbia voluto migliorare la cicatrice invece di raccogliere il maggior numero di UF e che abbia un pò fatto di testa sua : A ME STA BENE, perché se avesse prelevato stavolta tutte le UF disponibili, probabilmente sarei rimasto con un cattiva cicatrice per sempre.

Invece la prossima volta può ancora farmi una strip (l'ultima e definitiva) e sistemarmi al meglio anche la cicatrice perché è stata già ridotta quest'anno (l'anno scorso aveva anche lasciato la cicatrice non ridotta per prendermi il massimo numero di UF).

Sarebbe stato possibile rimuovere più UF ma senza rimuovere la vecchia cicatrice.

Dice che io posso fare un'altra procedura strip il prossimo anno di approssimativamente 1500 UF, la mia densità in donor area è sotto la media.

Per quanto riguarda il mio dubbio di non aver ricevuto tutte le 1147 nel crown (dalle foto non riesco a vederle tutte), mi ha dato l'assoluta garanzia che io ho ricevuto esattamente 1147 unità follicolari. Dice di essere molto accurato nell'assicurarsi che tutte le UF sono innestate. Dice che le incisioni sono così piccole che spesso non si formano neanche crosticine e così i capelli impiantati spesso non sono visibili se non con un ingrandimento o una ispezione accurata.

Dice inoltre che è sicuro iniziare ad usare il minoxidil 2 settimane dopo l'intervento.

Riguardo alle UF non ricresciute dell'anno scorso lui crede che siano approssimativamente 200-300. Lui non ha mai visto prima d'ora una cosa simile e quindi non è sicuro della causa. Con la buona speranza si augura che non succeda mai più una cosa del genere. Mi ha raccomandato di mantenere sempre lo scalpo pulito (faccio lo shampoo ogni giorno) e di non usare agente cammuffanti (toppik) durante il primo periodo della guarigione (non lo userò e non lo usai neanche l'anno scorso).

Dice che può essere benefico lasciare le staples per 2 settimane anziché 10 giorni (lo farò, domenica 8 mi aspettano mia sorella e mio cognato per la simpatica operazione -:(

Porca pupazza che capoccione che ho : oggi domenica 8 maggio 2005 mi son fatto levare le staples da mio cognato, sono 96 !
 
Mio obiettivo futuro per la strip del 2006 (da fare a febbraio-marzo 2005 dopo 10-11 mesi o a dopo 15-16 mesi a settembre )
Racimolare il massimo numero di UF possibili sistemando anche la cicatrice per l'ultimo mio intervento strip (sarò a 5 interventi strip, bhe altri ne hanno avuti anche di più!). Può anche darsi che mi faccia fare dal Dr. Wong la procedura finale (forse è più meticoloso ed ha una maggiore visione artistica d'insieme, cosa ne dite? ). L'avventura continua!

 

Il resto del report della seconda avventura Vancouveriana del 22-28 aprile 2005
La ricerca dei "compagni di viaggio" inizia intorno a gennaio 2005. Contatto dapprima l'amico di avventura dell'anno scorso, Massimiliano in arte "Sambora". Mi dice che non è interessato al momento ad un altro trapianto e mi da un grande in bocca al lupo. Sambora da quando ha effettuato l'intervento si è fatto purtroppo sentire pochissimo, sia sul forum, sia al telefono, sia in privato, peccato, avrei voluto saperne di più sull'evoluzione del suo autotrapianto.

Beh ognuno ovviamente la pensa come vuole ma a me fa piacere condividere le esperienze con le altre persone quindi attingo informazioni utili da loro ma do anche il massimo per darne di mie!

Dopo varie peripezie per cercare almeno un compagno di viaggio e per far combaciare le date degli interventi (Christina di Hasson & Wong mi aveva dato date assurde), mi contattano dapprima un certo Castor66 (Mario) nei dintorni di Roma e Duca71 (Stefano) abbruzzese. Rapidamente organizziamo il viaggio (British Hairways partenza da Roma, scalo Londra quindi Vancouver, costo circa 660 euro a testa), faccio io i biglietti, loro mi mandano il denaro sulla carta di credito e io invio loro una scansione.

Una cosa abbiamo in comune : lo stato d'animo di chi soffre di calvizie, l'esserci conosciuti su un forum internet, il sapere di dover affrontare un viaggio transoceanico e la coscienza di stare per iniziare un'avventura indimenticabile comunque vada poi il risultato tra un anno.

Castor deve fare solo la visita mentre Stefano deve fare una hairline e la vuole perfetta e ben definita, quindi è preoccupato per il risultato e si informa bene sui forum.

Con l'approssimarsi della data di partenza (22 aprile 2005) ci sentiamo frequentemente per telefono e tutti siamo in ansia per la partenza imminente.

Con me verrà anche mio cognato, il quale si godrà completamente il viaggio (tra l'altro il suo primo fuori dall'Europa).

La sera prima della partenza per fare il gradasso e per non pensare a niente me ne vado ad un concerto dal vivo, poi parto di notte alle 2,00 con mio cugino che mi accompagna in auto fino a Roma dalla Calabria : viaggio allucinante, non parliamo della SA-RC sembra un androne dell'inferno.

Arrivo all'aeroporto di Roma già sfinito, dove nel giro di un'ora si presenta Castor, trentottenne nubile dall'apparenza trentenne, subito simpatico e disinvolto (viaggia spesso). Stefano invece farà un bel ritardone, rimanendo imbottigliato sul raccordo anulare della capitale, dove si fumerà mezzo pacchetto di sigarette preso dal panico di non riuscire ad arrivare in tempo. Noi tre di fuori a scrutare ogni bus navetta e alla fine ecco incedere il passo dell'alto abbruzzese con occhialini da sole ed evidente nervosismo per il ritardo fatto.

Beh inizia il viaggio, check-in veloce e via in aereo verso Londra.

Stefano non ha evidente calvizie, merito del sapiente modo di acconciare i capelli (impiega circa mezzora ogni volta munito di specchietto, pettine, spazzola, flacone di lacca), in pratica acconcia i capelli con la riga in mezzo e copre le stempiature (ma ha il terrore del vento, un pò come me d'altronde), in albergo spesso faceva ritardo perso a sudare davanti lo specchio del bagno e noi ad aspettarlo giù a consumare sigarette.

Mario a due stempiature evidenti, starebbe bene anche così ma starebbe ancora meglio con le stempiature coperte.

Arrivo a Londra, breve pausa in un bar dell'aeroporto, dove faccio il bello ed offro il caffé a tutti, risultato più di 20 euro per 4 caffè, tra cui uno ristretto per Mario che era assurdo : in pratica una tazzona da latte pieno di caffè. Fuori dall'Italia proprio non lo sanno fare il caffé espresso. Mai più caffé a Londra.

Intanto ci si conosce meglio e ci mettiamo sul grosso aereo quadrimotore che ci porterà in nove ore di volo circa a Vancouver.

Mario e Stefano dormiranno insieme in una doppia, io e mio cognato in due singole separate (mio cognato russa).

Arrivati all'aeroporto di Vancouver dopo indicibili ore persi letteralmente tra le nuvole (memorabili le foto dal finestrino passando sopra i ghiacci), io, Stefano e mio cognato veniamo fermati alla dogana dove una ventenne antipatica (e pure brutta) mi fa aprire la valigia, mentre intanto Mario era passato tranquillo ed indisturbato senza essere fermato.

Finalmente fuori dall'aeroporto ci viene incontro Lorenzo (già si era visto con Mario che lo aveva subito riconosciuto) e inizia la full immersion in Vancouver, una città del nord america, forse la più bella città del Canada, un posto completamente diverso da quelli in cui siamo abituati noi in Europa. Quello che vige li è la civiltà assoluta, l'ordine, il rispetto per il prossimo, la libera espressione di essere senza avere occhi addosso o tentennamenti inibitori. Niente sporco a terra, nessuno che fuma per strada (Hasson dice che noi europei siamo pazzi a fumare), le auto (tutte a benzina e quasi tutta di grossa e grossissima cilindrata cambio automatico) vanno piano senza rumoreggiare e senza stupidi e incivili sorpassi. Io credo che siano molto avanti da noi ma di molto. A Vancouver si vive bene, chi cerca civiltà e bel vivere troverà la città adatta a sé. E' difficile spiegare cosa è Vancouver, una cosa è certa : magari anche una sola città italiana fosse come Vancouver (non parlo di arte). E' bellissima, non ci se ne vorrebbe più andare. E' un crogiuolo di razze, li gli asiatici sono i più ricchi, fa davvero scena vederli in Porsche, Ferrari, Lamborghini mentre da noi vengono oggetti con le carrozzine per le strade.  E in giro ci sono divertimenti e bella vita. Le ragazze camminano in minigonna e tacchi perché qui non vengono scambiate per puttane e i ragazzi non sono come in Italia che si assembrano intorno a loro e fischiano. E' davvero libero camminare vestiti come si vuole.

Vancouver per noi italiani è fantastica : è atterrare su un altro mondo.

Nei locali la sera ci si diverte alla grande.

Lorenzo ci accompagna in albergo e immediatamente un simpatico personaggio "Pino" (vistoso riportino tira risate) un signore che lavora in albergo e aiuta i visitatori si presenta (Lorenzo svolazzava cinque dollari) per aiutarci a sistemarci. In camera c'è internet veloce via cavo e tutte le comodità.

Prima di lasciarci Lorenzo mi consegna un qualcosa da fumare, neanche lo avessi provato a fare dopo 3 boccate volavo : effetto assolutamente forte e strano, chissà che ci ha messo dentro :-). Lo stesso effetto lo provoca su mio cognato.

Ci porta da un suo strano amico che ha un bar dove prepara anche espressi italiani. Non c'è che dire Lorenzo di ha accolto davvero benissimo ed ha organizzato ogni dettaglio. Un plauso.

La sera ci viene a prendere con la sua macchina una Ford Mustang 5000 strettissima dietro però (ci stiamo in 3 dietro come le scatolette e in quell'auto succede di tutto, le risate a raffica persi per le strade di quel mondo per noi stranissimo e che rimarrà per sempre nelle nostre memorie).

Inizio a conoscere meglio Stefano e Mario. Il primo ragazzo forse un pò permaloso (come anche lui ammette) ma comunque sincero, schietto, onesto e certamente simpatico (ricordo la faccia in qualche foto scattata con una ragazza conosciuta da Mario), il suo gesticolare, il soprannome dato da Lorenzo "toccaculo" per via di una toccata appunto in quel posto subita da Stefano la prima sera che siamo usciti insieme in un locale.

Cosa dire di Mario Castor? Una persona squisita. Serio, adulto, simpaticissimo (battute a raffica), ci sa fare in ogni occasione ma sempre con simpatia: è il playboy della situazione. E' lui a conoscere una donna ben dotata la prima sera di uscita insieme, se la bacia (ricordo lei mentre lecca il cucchiaino di panna cotta inboccato da Mario), la stessa donna poi dicendo che io dovevo andare in bagno si alza di scatto, mi prende per mano e viene in bagno con me! No comment sul seguito. Incredibile!

La prima sera passa in una atmosfera di perdizione, in bagni di ragazze, locali, minigonne, conoscenze, etc. Insomma sembra essere atterrati in paradiso!

Ricordo ancora la mia sorpresa attendendo i tue mitici Stefano e Mario scendere giù mentre io, Lorenzo e mio cognato aspettavamo giù : Mario esce trasformato, giacca a righe nera elegante gruppo Clark, camicia nera Alessandrini, jeans carino a fantasia Girbaud, stivalotti a punta neri, cintura di pitone chiara, insomma un cucador genovese di tutto punto. Ihiihihihihi simpaticissimo, peccato io avevo portato solo abbigliamento leggero sportivo con due stupidissime scarpe da running (la prossima volta che vengo però porterò adeguato abbigliamento).

Mi fece ridere una battuta di Mario che prese in giro Stefano che uscì vestito "da sabato sera abbruzzese". Insomma Mario un grande senso dell'umor, davvero un piacere stare con lui, scherzare serio su tutto, vivere divertendosi! Cosi si fa!

Sarà sempre Mario a riuscire ad organizzare una serata cena con due infermiere della clinica! Incredibile Mario! Il bello è che lo fa con eleganza, quasi con umiltà ma con una intelligenza unica. Si presentano ben attillate mettendo in evidenza le forme e la serata passa divertente (per la verità la serata è il giorno successivo all'intervento di me e Stefano ed io ero imbambolato da farmaci e febbre). Una della due guidava una bella BMW 330ci cambio manuale (anche se la guidava come una Punto). Io entrando nell'auto della bella vietnamita urto la zuccona della parte donatrice vicino allo sportello, entrando poi sorridevo mentre avrei voluto mangiarmi la macchina e tutto quanto dalla rabbia.

Le ha conosciute in clinica, ha fatto loro un complimento, ha semplicemente offerto di uscire a cena et voilà hanno accettato. Per la verità ha parlato solo con una, poi io gli ho chiesto di portare una amica. Mario ha voluto uscire insieme a tutti altrimenti poteva anche uscire da solo con lei : un bel gesto da parte sua.

Le portiamo al Keg e tra una frase e l'altra (anche pesante visto che non capivano l'italiano) la serata scorreva. Io ho fatto una battuta dicendo che avevano delle belle tette grosse (Lorenzo farabutto ha tradotto) e così una di loro ha detto che ho delle belle labbra grosse (e vaiiii qui finisce a far sesso...uhm ma le graft in testa??).

Un campionario (molto limitato) delle bellezze locali

Mi ha insegnato diverse cose Mario : il suo modo di vestire ad esempio mi piace. Ricordo che ha detto "quando ci sono ragazze vicino è sempre più divertente". E' bravo a conoscere ragazze infatti e lo preferisce fare in luoghi non troppo affollati (come lo sono le discoteche ad esempio), appunto in luoghi dove si può parlare e sentirci.

E bravo il marpione! Mi trovo comunque in perfetta sintonia con lui. Mi ha fatto piacere conoscere sia lui sia Stefano.

Qualcosa di magico c'è in un viaggio insieme a Vancouver. A parte che viaggiare in posti completamente nuovi come quello è assorbire come una spugna cose nuove e capire moltissimo. Viaggiare apre la mente è risaputo.

Comunque sia ce ne torniamo in albergo stanchissimi e il giorno dopo iniziamo a girare dappertutto,  posti miglior in cui abbiamo mangiato : Keg, Sand Bar, Samba (ristorante brasiliano), Red Robin (paninoteca sotto la clinica di Hasson & Wong).

In un pomeriggio assolato visitiamo la zona GrandVillage Island ed è piena di meraviglie, ricordo un tizio che fotografava una tartaruga che indisturbata se ne stava a prendere il sole su un masso al centro di uno stagno con collo protratto verso il Sole.

Memorabile anche la nostra escursione in night club alle 17 del pomeriggio. Ovviamente non per bisogno di vedere belle gnocche ma per puro divertimento diversivo. Ecco una foto della tipa che si strusciava davanti a tutti noi seduti di fronte. Ahahahah ricordo le risate più che altro. Infatti si era andati li per divertirsi.

Lorenzo la sera prima del consulto di Mario ha dormito in albergo con noi, tanto io e mio cognato avevamo una stanza con letto matrimoniale doppio, Lorenzo ha dormito con mio cognato (un pò rumoroso il suo dormire mi ha detto e non solo per il russare :)))))

Il giorno prima della partenza faccio in fretta a visitare insieme agli altri il Virgin Store (disco di cd a 3 piani!) dove riesco a trovare solo quattro dei 15 titoli che cercavo : King Crimson - Larks' Tongues in Aspic, Joy Division - Unknow pleasures, Lou Reed - Transformer e  The Doors The Best doppio cd del 2000. Passo l'ora di riposo nell'hotel ascoltando il primo cd dei Doors con il portatile in una atmosfera rarefatta controluce, nel letto con il cuscino a ciambella della Tempur al collo, quando di colpo suonano alla mia porta, sono quei mattacchioni di Stefano e Mario, Mario si presenta con l'hair line disegnata con un mascara (huahuauhahuahuhauhhuauhahuahuahua che pazzo!), comunque è vero sta meglio, chissà cosa avrà pensato chi li ha visti scendere nell'ascensore dell'albergo.

Ricordo i pensieri che mi passavano per la testa fumando solo nella stanza di notte, con la finestra aperte e fuori Vancouver. Ti vengono così tanti pensieri (infatti li ho scritti) che vorresti comunicare le tue sensazioni in blocco.

I due inquilini Stefano e Mario spesso scherzano tra loro, uno chiama pelato all'altro, uno toccaculo, tanto che una mattina se ne escono tutti e due dal bar vicino l'albergo che quasi si azzuffano! Iihihihihihi! Troppo simpatici. Stefano sembra scontroso ma alla fine è lui che va a parlare a Mario e tutto via come prima anzi meglio. Ihiihihi! Ed io che rido come un matto, a momento mi saltano fuori le poche UF rimaste (ci scherzo pure sopra).

Li vorrei a loro due insieme a me seduti su qualche lungomare europeo a saturarci di alcool ! Risate a raffica garantite.

Memorabile la frase di Mario al finire dell'ultima serata a Vancouver con Lorenzo a guidare in stradine piene di luci e locali mentre parlava al telefono : mi sembra di essere in un film con voi due. In effetti è stato tutto incredibile, come un sogno, trovarci dall'altra parte del mondo e vivere come se fosse sotto casa.

Stefano ha avuto ben 4364 UF di cui 1180 da 1 capello ed il resto da 2 e da 3. Ecco la foto scattata in hotel la sera dell'autotrapianto :

Lorenzo (Enrico) dice di prende solo il minimo da Hasson & Wong. Lui è stato assolutamente gentile a venirci a prendere all'aeroporto (con una macchina grande di un amico per i bagagli), a stare con noi quasi tutto il tempo a farci immergere completamente nelle bellezze della città, a farci la traduzione da Hasson, noi gli abbiamo pagato sempre le cene ed i pranzi.

Credo sia giusto che venga pagato per il disturbo.

Il contributo di Lorenzo per noi italiani che andiamo a farci operare a Vancouver è impagabile ed è giusto che Lorenzo venga pagato anche se non lo chiede!

Io avevo prenotato il Granville Island Hotel ma qualche giorno prima Dough mi offre il Georgian Court Hotel (più al centro a Vancouver) dicendo che il Granville era tutto prenotato. Ma come se io avevo scelto quello? Insomma era o prendere o lasciare. La zona della Granville Island è più turistica in una zona bellissima con vicino l'oceano invece il Georgian (di qualità similare) è al centro ed è comunque una ottima posizione (ancora ricordo le escursioni nei dintorni del Cactus di me e Mario, locale in cui aveva conosciuto una Patricia).

Niente da dire invece per la cortesia in cui chiedono il denaro, anzi a me neanche hanno chiesto il solito anticipo e mi hanno fatto pagare solo a fine intervento e comunque solo 500 UF a 2.5 dollari USA l'uno.

Partiamo da Vancouver il giovedi 28 aprile 2005, qualche ora prima eravamo tutti riuniti nella mia camera a parlare tra noi e a fare le considerazioni sull'avventura mentre tutto stava per finire. Prima di entrare fumiamo qualche sigaretta e facciamo una foto ricordo sull'insegna delle partenze internazionali. Dentro facciamo incetta di souvenir (io copio l'acquisto di una felpa con scritto Canada a Mario) tanto che a momenti perdevamo l'aereo.  Nella foto Mario all'attacco di Patricia.

Interni del Georgian Court Hotel

A Londra l'altra pausa, stanchi come zombie redivivi, a girovagare tra toilette e area fumatori (a Londra sono presenti perimetri muniti di condizionatori), zone bar in cui i baristi ti danno le pietanze quasi incazzati (che bella educazione!). Un episodio mi fa uscire dal dormiveglia stile palude nebbiosa inglese in cui la mia mente era immersa su una sediolina osservando le curve di una inglesina che a pancia in giù giocava col suo portatile e mi dava sguardi ogni tanto (come a dire ti amo ma stiamo per non vederci mai più) : Mario e mio cugino vedono nella toilette un individuo a cui stava scollandosi la parrucca (huuhahuahuauhauhauhauh), non vi dico il ridere corposo mio e degli altri. Mi hanno detto che non si poteva vedere e che aveva la parrucca consumata. Certo che tutte Mario le vede e giù di lì sue battute a raffica.

Stefano chiama i suoi che si mettono a piangere, e noto anche i suoi occhi lucidi, beh .... bella questa tenerezza tra familiari, commuove anche me ma non do a vederlo a nessuno.

Arrivati a Roma fuori dall'aeroporto siamo agli addii (ma quali addii? Ci rivedremo presto vero?) Stefano dice che si farà una bella pisciatona in mezzo alla montagna e poi giù a casa! Mario lo vedo dispiaciuto perché dobbiamo voltare le spalle al tempo andato e a dir la verità lo sono anche io molto, avrei voluto che tutto durasse per sempre.

Ancora più allucinante il viaggio di ritorno per me e mio cognato, a dir la verità non abbiamo sentito per niente il viaggio Vancouver-Londra passato quasi in un baleno, mentre arrivati la sera a Roma (coadiuvati da Mario per trovare il trenino) siamo dovuti tornare a casa in treno (non vi dico i commenti tra noi nella carrozza deserta sulla differenza di civiltà tra Italia e Canada : la nostra povera Italia è davvero in pasto ai pescecani e potrebbe essere un luogo bellissimo dove vivere se non fosse deturpato da gente barbara ed incivile). Siamo stati anche quasi un'ora fermi alla stazione di Roma Ostiense in un posto allucinante, fuori la stazione un accampamento di senza tetto in bello stile, intorno nessun locale aperto, solo 4 distributori di sostanze alimentari incollaticce di cui solo 2 funzionanti, un signore fa amicizia con noi e sembra rincuorato di avere un pò di confidenza da qualcuno. Atmosfera di menefreghismo, di mal educazione, di "penso solo a me stesso e degli altri me ne frego altamente". Pazienza! Almeno io e mio cognato siamo solidali e ci aiutiamo a vicenda, lui soprattutto portando il trolley più grosso (il mio!).

Beh.. un'altra avventura è andata ... domani è un altro giorno, speriamo sia bello come quelli passati e soprattutto che crescano tutte ste benedette UF, mal che vada non mi arrenderò lo stesso.

Blu, Raffaele, Underdog, Brasiliero, Cameron, Warhola, Rumenigge, Aragorn, Raffa75, Orione, Bola, Cripto anche se non ci conosciamo vi ringrazio e vi sono vicino, solo tra noi ci si può capire di certe cose :-) spero un giorno di conoscervi tutti.

Un grande in bocca al lupo a tutti.

Piero.

Evoluzione dei risultati post trapianto (secondo intervento Dr. Hasson)

Foto a 10 giorni (cliccare per ingrandire e provare a contare le UF o a valutare la densità!) Foto dopo un mese (25 maggio 2005) Foto dopo due mesi (25 giugno 2005)
Foto dopo tre mesi (25 luglio 2005)
Foto dopo tre mesi (25 luglio 2005)